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Capitolo 16. Conclusione: Il futuro di Debian

16.1. Sviluppi futuri
16.2. Futuro di Debian
16.3. Futuro di questo libro
La storia della Falcot Corp si conclude con questo ultimo capitolo, ma Debian prosegue, e il futuro porterà certamente molte sorprese interessanti.

16.1. Sviluppi futuri

Settimane (o mesi) prima del rilascio di una nuova versione di Debian, il Release Manager decide il nome in codice della versione successiva. Ora che è stata rilasciata la versione 8 di Debian, gli sviluppatori sono già impegnati a lavorare sulla prossima versione, nome in codice Stretch
Non esiste una lista ufficiale di modifiche pianificate, e Debian non fa promesse su obiettivi tecnici per le versioni future. Tuttavia, si possono notare alcuni tendenze di sviluppo, e si potrebbe scommettere su ciò che potrebbe accadere (e non).
Al fine di migliorare la sicurezza e la fiducia, la maggior parte se non tutti i pacchetti verranno fatto per generare riproducibilità; vale a dire, che sarà possibile ricostruire byte-per-byte pacchetti binari identici ai pacchetti sorgente, permettendo così a tutti di verificare che non ci siano state manomissioni durante la generazione degli stessi.
In una materia correlata, è stato fatto grande sforzo per migliorare la sicurezza di default, mitigando attacchi "tradizionali" e nuove minacce implicite nella sorveglianza di massa.
Naturalmente, tutte le principali suite di software avranno avuto una major release. L'ultima versione dei vari desktop porterà una migliore usabilità e nuove funzionalità. Wayland, il nuovo server grafico che si sta sviluppando per sostituire X11 con un'alternativa più moderna, sarà disponibile ( anche se forse non di default) per almeno alcuni ambienti desktop.
Una nuova funzionalità del software di manutenzione dell'archivio, "bikesheds", permetterà agli sviluppatori di ospitare repository di pacchetti per fini particolari oltre ai principali repository; questo permetterà la creazione di repository di pacchetti personali, repository per il software non pronto per andare nell'archivio principale, repository per il software che ha solo un piccolo pubblico, repository temporanei per sperimentare nuove idee, e così via.