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8.2. Configurazione della rete

The network is automatically configured during the initial installation. If Network Manager gets installed (which is generally the case for full desktop installations), then it might be that no configuration is actually required (for example, if you rely on DHCP on a wired connection and have no specific requirements). If a configuration is required (for example for a WiFi interface), then it will create the appropriate file in /etc/NetworkManager/system-connections/.
If Network Manager is not installed, then the installer will configure ifupdown by creating the /etc/network/interfaces file. A line starting with auto gives a list of interfaces to be automatically configured on boot by the networking service.
In a server context, ifupdown is thus the network configuration tool that you usually get. That is why we will cover it in the next sections.

8.2.1. Interfaccia Ethernet

Se il computer dispone di una scheda Ethernet, la rete che vi sarà associata dev'essere configurata scegliendo uno tra i due metodi disponibili. Il metodo più semplice è la configurazione dinamica con DHCP, e richiede un server DHCP nella rete locale. Si può indicare il nome host desiderato, corrispondente all'hostname impostato nell'esempio seguente. Il server DHCP invia informazioni di configurazione appropriate per la rete.

Esempio 8.1. Configurazione DHCP

auto enp0s31f6
iface enp0s31f6 inet dhcp
  hostname arrakis
Una configurazione «statica» indica delle impostazioni di rete fisse. Ciò include perlomeno un indirizzo IP ed una maschera di rete; a volte vengono indicati anche indirizzi di rete e broadcast. Un router che connette verso l'esterno viene indicato come «gateway».

Esempio 8.2. Configurazione statica

auto enp0s31f6
iface enp0s31f6 inet static
  address 192.168.0.3
  netmask 255.255.255.0
  broadcast 192.168.0.255
  network 192.168.0.0
  gateway 192.168.0.1

8.2.2. Wireless Interface

Getting wireless network cards to work can be a bit more challenging. First of all, they often require the installation of proprietary firmwares which are not installed by default in Debian. Then wireless networks rely on cryptography to restrict access to authorized users only, this implies storing some secret key in the network configuration. Let's tackle those topics one by one.

8.2.2.1. Installing the required firmwares

First you have to enable the non-free repository in APT's sources.list file: see Sezione 6.1, «Compilazione del file sources.list» for details about this file. Many firmware are proprietary and are thus located in this repository. You can try to skip this step if you want, but if the next step doesn't find the required firmware, retry after having enabled the non-free section.
Then you have to install the appropriate firmware-* packages. If you don't know which package you need, you can install the isenkram package and run its isenkram-autoinstall-firmware command. The packages are often named after the hardware manufacturer or the corresponding kernel module: firmware-iwlwifi for Intel wireless cards, firmware-atheros for Qualcomm Atheros, firmware-ralink for Ralink, etc. A reboot is then recommended because the kernel driver usually looks for the firmware files when it is first loaded and no longer afterwards.

8.2.2.2. Wireless specific entries in /etc/network/interfaces

ifupdown is able to manage wireless interfaces but it needs the help of the wpasupplicant package which provides the required integration between ifupdown and the wpa_supplicant command used to configure the wireless interfaces (when using WPA/WPA2 encryption). The usual entry in /etc/network/interfaces needs to be extended with two supplementary parameters to specify the name of the wireless network (aka its SSID) and the Pre-Shared Key (PSK).

Esempio 8.3. DHCP configuration for a wireless interface

auto wlp4s0
iface wlp4s0 inet dhcp
  wpa-ssid Falcot
  wpa-psk ccb290fd4fe6b22935cbae31449e050edd02ad44627b16ce0151668f5f53c01b
The wpa-psk parameter can contain either the plain text passphrase or its hashed version generated with wpa_passphrase SSID passphrase. If you use an unencrypted wireless connection, then you should put a wpa-key-mgmt NONE and no wpa-psk entry. For more information about the possible configuration options, have a look at /usr/share/doc/wpasupplicant/README.Debian.gz.
At this point, you should consider restricting the read permissions on /etc/network/interfaces to the root user only since the file contains a private key that not all users should have access to.

8.2.3. Connettersi con PPP attraverso un modem PSTN

Una connessione punto-punto (PPP) stabilisce una connessione intermittente: questa è la soluzione più comune per le connessioni realizzate con un modem telefonico (detto anche modem PSTN poiché la connessione transita nella rete telefonica pubblica).
Una connessione tramite modem telefonico richiede un account presso un provider di accesso, che include un numero telefonico, un nome utente, una password ed a volte uno specifico protocollo di autenticazione da utilizzare. Questo tipo di connessione si configura usando lo strumento pppconfig fornito dall'omonimo pacchetto Debian. Per impostazione predefinita, stabilisce una connessione chiamata provider (come nel Provider di servizi internet). Quando si hanno dubbi sul protocollo di autenticazione, scegliere PAP: è offerto dalla maggior parte dei provider di servizi Internet.
Dopo la configurazione è possibile connettersi usando il comando pon (fornendo il nome della connessione come parametro, quando il valore predefinito provider non è appropriato). Si può terminare il collegamento con il comando poff. Questi due comandi possono essere eseguiti dall'utente root, o da ogni altro utente, purché sia inserito nel gruppo dip.

8.2.4. Connessione attraverso un modem ADSL

Il termine generico "modem ADSL" ricopre una moltitudine di dispositivi con funzioni molto differenti. I modem più semplici da utilizzare con Linux sono quelli che dispongono di un'interfaccia Ethernet ( e non solo una porta USB). Questi sono tendenzialmente popolari: molti provider di servizi Internet ADSL prestano (o affittano) un "dispositivo" con interfacce Ethernet. In base al tipo di modem, la configurazione richiesta può variare molto.

8.2.4.1. Modem che supportano PPPOE

Alcuni modem Ethernet lavorano con il protocollo PPPOE (Point to Point Protocol over Ethernet). Lo strumento pppoeconf (dall'omonimo pacchetto) configurerà la connessione. Per farlo, modifica il file /etc/ppp/peers/dsl-provider con le impostazioni fornite e registra le informazioni di accesso nei file /etc/ppp/pap-secrets e /etc/ppp/chap-secrets. Si raccomanda di accettare tutte le modifiche proposte.
Quando la configurazione è completata è possibile avviare la connessione ADSL con il comando pon dsl-provider e terminarla con poff dsl-provider.

8.2.4.2. Modem che supportano PPTP

Il protocollo PPTP (Point-to-Point Tunneling Protocol) è stato creato da Microsoft. Sviluppato agli albori dell'ADSL, è stato velocemente sostituito da PPPOE. Se questo protocollo è una scelta forzata per voi, si veda la Sezione 10.2.4, «PPTP».

8.2.4.3. Modem che supportano DHCP

Quando un modem è connesso al computer tramite un cavo Ethernet (cavo incrociato o «crossover») si configura tipicamente una connessione di rete sul computer attraverso DHCP: il modem agisce automaticamente come gateway in via predefinita e si cura dell'instradamento (significa che gestisce il traffico di rete tra il computer ed Internet).
Molti "router ADSL" sul mercato possono essere utilizzati in questo modo, come fanno la maggior parte dei modem ADSL forniti dai provider di servizi Internet.

8.2.5. Automatizzare la configurazione della rete per gli utenti in movimento

Molti ingegneri della Falcot hanno un computer portatile che, utilizzano anche a casa, per scopi professionali. La configurazione di rete da usare dipende dalla posizione. A casa può esserci una rete wifi (protetta da una chiave WPA), mentre sul luogo di lavoro è disponibile una rete cablata per maggiore sicurezza e velocità.
Per evitare di doversi manualmente connettere o disconnettere alle corrispondenti interfacce di rete, gli amministratori hanno installato il pacchetto network-manager su queste macchine in movimento. Questo software abilita l'utente a passare facilmente tra una rete ed un'altra utilizzando la piccola icona visualizzata nell'area notifiche del desktop grafico. Cliccando su questa icona si visualizza una lista di reti disponibili (sia via cavo che wireless) così è possibile scegliere semplicemente la rete che si intende utilizzare. Il programma salva la configurazione per le reti alle quali l'utente si è già connesso ed automaticamente passa alla miglior rete disponibile quando la connessione corrente si interrompe.
Per poter far ciò, il programma è strutturato in due parti: un demone eseguito come root gestisce l'attivazione e la configurazione delle interfacce di rete ed una interfaccia utente controlla questo demone. Il PolicyKit gestisce le autorizzazioni richieste per controllare questo programma ed in Debian il PolicyKit è stato configurato in modo tale che solo i membri del gruppo netdev possono aggiungere o modificare le connessioni del Network Manager.
Network Manager sa come gestire vari tipi di connessione (DHCP, configurazione manuale, rete locale), ma solo se la configurazione è impostata con il programma stesso. Questo è il motivo per cui ignora sistematicamente tutte le interfacce di rete in /etc/network/interfaces, che non potrebbe gestire. Poiché Network Manager non fornisce dettagli quando non è visualizzata alcuna connessione di rete, il modo migliore di procedere è cancellare da /etc/network/interfaces qualsiasi configurazione riguardante le interfacce che si intende gestire con Network Manager.
Si noti che questo programma è installato in via predefinita quando viene scelto di installare l'ambiente grafico durante l'installazione iniziale.